Il termine "Capoeira", di origine india, corrisponderebbe alla boscaglia. Gli schiavi per la maggior parte neri, quando scappavano, andavano a rifugiarsi nella "Capoeira", ma in realtà non si conosce con certezza l'origine della Capoeira Angola, il motivo è che il governo brasiliano, alla fine dell'ottocento fece bruciare tutti i documenti relativi al periodo della schiavitù.

 

 

La desinenza “Angola” deriva dal fatto che si presuppone cha la Capoeira originale sia nata da una danza angola chiamata “‘Ngolo” la “danza della zebra”. La Capoeira era una lotta mortale, dove gli schiavi potevano difendersi solamente con il proprio corpo con calci, pugni e testate quando venivano scoperti dalle guardie dei "senhores do engenho" (i signori delle immense piantagioni di canna da zucchero). Nelle fazendas invece era praticata come un gioco inoffensivo e dato che era sorvegliata dai padroni e dalle loro guardie si “trasformò” in danza che in realtà nascondeva una lotta, una lotta per la resistenza. Divenne simbolo della lotta per la libertà con l'inizio delle fughe in massa degli schiavi dalle fazendas verso i "Quilombos" (villaggi costruiti dai primi fuggiti) dei quali il più famoso rimane il "Quilombo dos Palmares" con a capo Rei Zumbì che tutt’oggi è simbolo di libertà e ribellione. Dal 1888 con l'abolizione della schiavitù, la Capoeira visse un momento violento, in quanto i politici usavano i capoeristi per terrorizzare i propri avversari venne così inclusa nel Codice Penale e vietata. Ma la Capoeira sopravvisse, trasformandosi in cultura popolare brasiliana grazie anche ai suoi maestri che continuano tutt’oggi a tramandare quei valori che fanno si che la Capoeira sia immortale.

 

 

O JOGO.
All'inizio di ogni roda di Angola, prima del gioco, viene cantata una Ladainha che ricorda delle preghiere con il suo ritmo lento che sembra un lamento. Durante il Gioco invece il ritmo può essere aumentato attraverso il Corrido dove ad ogni frase del cantante, il coro ripete lo stesso ritornello. All'inizio l'accompagnamento era fatto solo con le mani ed i tamburi più avanti venne introdotto il berimbau, strumento formato da un legno curvato perché tenuto in tensione da un filo di ferro, ed in fondo da una zucca vuota , detta cabaça, usata come cassa di risonanza. Il suono del berimbau si ottiene battendo una bacchetta sul filo di ferro e lo si può variare avvicinando o allontanando la cabaça dalla pancia o appoggiando sul filo di ferro un sasso (o una moneta). La mano che ha la bacchetta, tiene anche il caxixì, oggetto di vimini contenente dei semi secchi. Gli altri strumenti che accompagnano il berimbau sono il pandeiro, il reco-reco, l'atabaque e l'agogô. Una roda di Capoeira Angola, DEVE essere accompagnata da tre berimbaus (il gunga per il suono grave, il medio e la viola per il suono acuto e fa da solista), due pandeiros, un reco-reco, un agogô e un atabaque. Nella Roda, il gioco della Capoeira Angola è un vero e proprio dialogo tra corpi, i due Capoeristi, dopo aver chiesto la “benedizione” ai piedi del Berimbau cominciano un lento ballo di "domande e risposte" corporali, si studiano attraverso movimenti lenti e calcolati, per poi colpire all'improvviso. Una delle principali caratteristiche della Capoeira Angola è proprio questo nascondere attraverso la leggerezza e l’interrelazione dei movimenti quella lotta mortale dalla quale nasce. La Capoeira Angola ha in realtà un numero relativamente piccolo di colpi e movimenti che però possono arrivare ad un'armoniosa complessità attraverso le sue variazioni ed alla personale Mandinga...

 

 

A MANDINGA.
E' la principale caratteristica ed il principale elemento della pericolosità del gioco di Angola. La Mandinga, è la Malizia che tutti noi abbiamo nella vita quotidiana, ma è nella Capoeira Angola che viene scoperta e sviluppata, questa comanda il gioco e ogni giocatore ne ha una tutta sua, piena di astuzie e segreti personali. La Mandinga è una cosa che l'Angoleiro si porta dentro nella vita di tutti i giorni per tutta la vita, una sorta di Karma dal quale non si può scappare, non è trasmettibile a nessuno, neanche ai propri alunni e figli. Un “mestre” (il maestro) ha una varietà immensa di finzioni, cioè una Malandragem e quando l’allievo pensa che non attacchi, lui lo ha già fatto, affondando un colpo. La Mandinga è una caratteristica che non si impara solo allenandosi, ogni Angoleiro la fa propria durante la vita intera. Il vero Angoleiro mai apre completamente il suo gioco al collega egli agisce come se avesse sempre un jolly nascosto nella manica non bisogna MAI confonderla con la malvagità o la cattiveria, la Mandinga è un Karma in senso positivo e non negativo.



ASSOCIAZIONE ITALIANA CAPOEIRA DA ANGOLA DI MESTRE “BAIXINHO”
TREINEL “APAIXONADO”

Presso: SHADOW SPORT CENTER
V.le Matteotti 59 - PAVIA – 0382/302650

Sito: http://www.capoeiradangolapavia.com

 


 

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