Un’altra stagione e’ finita, ora inizia il periodo degli sguardi malinconici corredati da mezzi sorrisi davanti alle foto che scorrono sul pc : passi di montagna, raduni, tramonti in riva al mare, nuovi volti, persone che magari non si rivedranno piu’.

 

L’elemento che pero’ non manca mai in queste immagini e’ lei : mora, attraente, decisa, agile, snella ma potente .. Lei e’ una moto, io una motociclista.
Si, si avete capito bene! Una moto, quella che voi chiamate mostro, che quando la vedete per strada con il suo cavaliere scuotete la testa e sospirate. una motociclista quella che voi definite pazzaincoscienteassassinairrispettosadellalegge (poi donna!... Peggio di così...).

 

 

Non mi dilungo sulla nomea che hanno i motociclisti, perche’ sarebbe tempo perso far capire a chi non ama la moto cosa voglia dire avere questa passione, ma vorrei farvi capire quanto travagliata sia la scelta che siamo obbligati a fare!
Cari miei, un tempo moto voleva dire: liberta’, divertimento e gioia di vivere... Oggi invece le parole associate alla due ruote sono: soldi, morte e pericolo. Fantastico direi!
Moto nuova, si iniziano a percorrere quelle strade che si erano percorse solo in macchina... Panoramica di Zegna, Mottarone, Sassello, Stelvio , Cisa, ecc. ecc., ma scordatevi di godervi il panorama: gli occhi servono a captare il pericolo.
Infatti il povero motociclista si rende subito conto che avendo 2 ruote anziche' 4, per districarsi tra voragini e avvallamenti di strade principali, non e’ facile; a volte capita di trovare chiodi o filler in zone in cui i premurosi residenti sono stanchi di sentire i rombi assordanti dei nostri scarichi. A volte invece succedono delle scene divertentissime: strani individui vestiti di blu che sbucano da stradine nascoste o che saltano fuori da cespugli agitando palette rosse e gridando come forsennati di fermarsi. Che succede? il motociclista potrebbe spaventarsi e cadere, oppure investire questo omino blu che e’ apparso all’improvviso davanti alla sua ruota anteriore!
Il problema sembra essere che, nonostante il motociclista andasse a 60-70 km/h, si becca una multa per guida pericolosa, eccesso di velocita’ (calcolato ad occhio ovviamente), sequestro del mezzo perche’ sprovvisto di pedaline per il passeggero ed offesa a pubblico ufficiale (perche’ gli insulti sono d’obbligo).
Tornato a casa il motociclista fa' la somma della multa da pagare + tutte quelle delle uscite precedenti, vorrebbe lamentarsi, ma pensa ai conoscenti che avrebbero preferito pagare una multa, piuttosto che morire per la solita classica mancata precedenza da parte di automobilisti distratti.
Dopo una notte insonne il motociclista di strada vuole diventare un pistaiolo! Basta soldi buttati in multe, basta amici feriti o morti, basta!

 

 

Brutta sorpresa: la pista meno cara risulta essere quella di xxxxxxxx ad € 60,00 per 20 minuti di giro. Per girare un’ora si spende 180,00 € + 50 € di benzina + 150€ di noleggio furgone per andare in pista + usura gomme + pranzo. indicativamente € 400 per 1 h di moto.
Facendo conto che uno stipendio medio è di € 1.000,00 non so' quanto convenga al motociclista spendere tutti questi soldi, o no? Pero' ci viene consigliato quotidianamente di non rischiare la vita dalle forze dell’ordine, dal ministero dei trasporti, ecc. ecc. e di e andare in pista.

Gia’… La prossima volta che il motociclista decidera’ di andare in pista può far accreditare il conto sulla carta di questi signori?
Io sono una ex motociclista, spesso la voglia torna, ma soltanto scrivere quanto sopra mi ha fatto venire la nausea.
Si, e’ stupenda la moto, mi fa star bene ma non posso permettermi di andare in pista, ne' di pagare multe e nemmeno di veder morire altri amici.
Si, saremo pazzi alle volte, andremo troppo veloce, ma lasciateci divertire almeno in pista, lasciateci la liberta’ di vivere la moto come succedeva decenni fa.
Se penso alle foto di 40 anni fa', le persone sedute in sella alla moto sorridevano, avevano una luce particolare negli occhi ed erano veri bikers.
Noi motociclisti di oggi andiamo in giro perennemente incazzati, con mille occhi indaffarati a scovare il nemico e pericoli.
Forse siamo masochisti o forse solo troppi innamorati di cio’ che la moto ci da.
Mi sa che aspettero’ la prossima stagione ascoltando il rombo del motore di qualche temerario bikers che, nonostante il freddo, non abbandona la sua ragione di vita.


Alessia Carbone.

 


 

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