Possiamo definire i quillombo come Comunità fondate dagli schiavi di origine africana che fuggirono dai padroni (os senhores), tali comunità erano presenti in Brasile ma anche in altre parti del continente americano, l’unica differenza era solo il nome: maroons nelle aree di colonizzazione inglesi (ad esempio nel sud degli Stati Uniti), palenques nelle aree di colonizzazione spagnole (Cuba, Colombia), grand marronages nelle aree di colonizzazione francesi (Haiti) ed i quilombos o mocambos appunto in quelle portoghesi (Brasile). Vi erano quilombos di verse dimensioni, alcuni piccoli con appena venti o trenta abitanti, altri grandi con centinai addirittura migliaia di abitanti; il più famoso di tutti questi quilombos brasiliani fu quello di Palmares anche se in realtà Palmares era una congregazione di più quilombos, più o meno una decina. Si stima che nel 1671 la sua popolazione si aggirasse attorno ai 20.000 abitanti e proprio per questa sua densità si creò un mito attorno al quilombo di Palmares ed al suo più importante leader, Zumbi.

 

 

Il Quilombo do Palmares
Il quilombo di Palmares era situato nella Serra Barriga, regione che oggi si trova negli stati di Alagoas e Pernambuco, il nome Palmares viene dal fatto che la regione aveva un grandissimo numero di palme, la data della sua fondazione non è certa, secondo alcune fonti venne fondato nel 1597 quando una quarantina di schiavi fuggirono da una piantagione di zucchero nel litorale del nord-est e si rifugiarono nella Serra Barriga, per alcuni ricercatori fu fondata in altra data nel 1580, altri invece pensano che alcuni quilombo gia esistevano in data antecedente. All’inizio la popolazione di Palmares era poco numerosa non passava la decina di abitanti, ma la notizia dell’esistenza di un posto così cominciò ad attrarre un numero sempre maggiore di fuggitivi specilamente del Pernambuco. Oltre ai neri, la popolazione di Palmares era composta da meticci, indios ma anche bianchi. Tra le persone bianche che vivevano a Palmares vi erano individui ricercati dalle autorità ma anche, probabilmente, quelle donne che erano accusate di “stregoneria”. Comunque è durante l’invasione olandese nel nord-est (1624-1654) che la popolazione di Palmares crebbe notevolmente. Con le invasioni, le fazendas e le engenhos erano sempre più disorganizzate diminuendo così la vigilanza che favorì le fughe; le autorità brasiliane per fronteggiare le invasioni offrirono la libertà agli schiavi che si fossero arruolati nella guerra contro gli olandesi, ma questo, invece, ebbe il risultato contrario, gli schiavi si arruolavano ed una volta arruolati disertavano e fuggivano verso Palmares. Bisogna comunque ricordare che vi erano dei sicari incaricati di cacciare e recuperare i fuggitivi, i Capitaes-de-mato, che non sempre erano dei bianchi, vi erano anche dei neri. Ci si trovò in una situazione dove non era facile riconoscere chi era fuggiasco e chi era capitaes in quanto vi erano capitaes neri ma vi erano anche quilombolas bianchi, e alcune comunità di indios erano alleate con i quilombo mentre altre ne erano nemiche.

Zumbi e Domingos Jorge Velho
Generalmente un senhor de engenho aveva interesse a recuperare i fuggiaschi perchè il prezzo di uno schiavo nuovo era molto alto, quindi la fuga dello schiavo era considerata un investimento perduto, così furono organizzate varie spedizioni dai senhores de engenho per recuperare i fuggiaschi. Fu in una di queste spedizioni che fu catturato un bambino nato a Palmares e consegnato a Porto Calvo; quindici anni dopo fu proprio questo bambino che, fuggendo, tornò a Palmares e ne divenne il leader più famoso ed importante: Zumbi. Probabilmente il nome Zumbi deriva da Nzumbi, nome che i Bantos davano ai capi militari e/o religiosi. Nel 1960 le autorità, per annientare definitivamente la comunità di Palmares contattarono il paulista Domingos Jorge Velho, gia famoso e conosciuto per essere esperto nella caccia agli Indios: questo perchè mentre nel Nordest la maggior parte degli schiavi era nera, a Sao Paulo gli schiavi erano di origine indigena. Il costo di Domingos Jorge Velho era di 100.000 reis più un quinto del valore del quilombolas recuperato più 500.000 reis in panni , vestiti ed il perdono dai crimini che aveva e che avesse compiuto, come se non bastasse tutto ciò, le autorità gli diedero il potere anche di perseguitare e catturare chiunque fosse sospettato di collaborare con i quilombolas.

Sucidio o assassinio?
Nel primo attacco nel 1692 l’esercito di Domingos Jorge Velho fu sconfitto. Capendo che non sarebbe stato facile sconfiggere i quilombolas pretese che le autorità inviassero più armi e munizioni, migliaia di uomini furono reclutati da tutte le capitali del nordest per far parte dell’esercito che avrebbe attaccato Palmares. Così il 6 febbraio del 1694 il principale dei quilombos di Palmares fu attaccato, i quilombolas resistettero a lungo ma alla fine vennero sconfitti. Ferito Zumbi riuscì a fuggire, resistette per vari mesi riuscendo anche ad organizzare vari attacchi contro alcuni senhores de engenho, fino a quando Antonio Soares, un uomo di fiducia di Zumbi, fu catturato e dopo essere stato torturato rivelò il nascondiglio del suo leader. Zumbi morì il 20 novembre 1695 in un’imboscata ma le circostanze della sua morte sono tutt’oggi oggetto di dibattito. Per alcuni fu suicidio, per altri fu assassinato; in qualche modo la testa di Zumbi fu portata a Recife dove fu collocata sopra un palo. Era una modalità delle autorità per disincentivare le fughe e dimostrare in modo clamoroso che Zumbi non era immortale. Morì un uomo nacque un mito. Un mito così forte che oggi gran parte delle comunità nere del Brasile hanno scelto come giorno di commemorazione della Coscienza nera il 20 di Novembre, data della sua morte . La data fu trasformata in festività in molte città brasiliane.

 

Articolo per il sito Ansur.

 


 

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